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Laurea honoris causa a Christo dall’Università di Torino

Il rettore Gianmaria Ajani:  “L’arte contemporanea condivide con la scienza visione, pensiero critico, prospettiva. Gli artisti che parlano al mondo hanno una visione simile a quella dell'università: guardare oltre" TORINO - L’Università di Torino ha conferito la laurea honoris causa in "Storia dell'arte" all’artista bulgaro Christo, con la seguente motivazione: "per avere ampliato con le sue opere la concezione dell'arte e modificato la nostra percezione della realtà; per avere offerto con la sua vita un continuo esempio di libertà e indipendenza; per avere condiviso con il pubblico più vasto l'esperienza del suo lavoro, che si annovera fare prove più luminose della creatività umana”. Il riconoscimento è stato assegnato con il saluto del rettore Gianmaria Ajani che ha affermato: “L’arte contemporanea condivide con la scienza visione, pensiero critico, prospettiva. Gli artisti che parlano al mondo hanno una visione simile a quella dell'università: guardare oltre".  Christo ha un legame forte con la città di Torino dove ha lavorato negli anni ’60 con il gallerista, Gian Enzo Sperone.  Attualmente l'artista sta lavorando ad una installazione permanente, la prima. Si tratta di Mastaba che sorgerà fra le sabbie di Abu Dhabi, negli Emirati Arabi. Un progetto colossale che ha avuto il suo embrione nel 1979 e che verrà realizzato con barili di petrolio. Mastaba - ha spiegato Christo -  "E' un'opera di ingegneria molto sofisticata che riguarda un'area di 16 kmq”. L’artista ha realizzato 23 progetti negli ultimi 50 anni, mentre 36 son ancora in fase di approvazione.  "L'arte realizza una moltitudine di cose diverse - ha detto Christo -  Le nostre opere sono assolutamente inutili ma a me interessa farle accadere in un mondo reale perché questo rispecchia la nostra esistenza, la nostra scelta personale”.  L’artista ha poi raccontato che non guida, non usa il computer, non ama telefonare, “ma mi piace fare queste esperienze nel mondo reale”. "Io vivo nel mondo di qui, non sono un credente, amo le cose reali, il caldo, il freddo, il secco e l'umido perché sono ancora vivo. E tutto questo si ripercuote nelle mie opere che, per me, sono solo fisicità”. Infine ha ricordato la moglie scomparsa, Jeanne-Claude: "Mi ha detto di lavorare molto ed è quello che sto facendo". "Gli artisti - ha sottolineato ancora Christo - non vanno mai in pensione". ...

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